
Bambini che in viaggio non mangiano (quasi) niente: i miei!

Mangiate le verdure e vedrete che i vostri figli, per imitazione, le mangeranno a loro volta.
Sedetevi a tavola tutti insieme e fate assaggiare ai vostri bambini cibi nuovi, in questo modo si abitueranno a mangiare tutto.
Questi sono due dei consigli che più spesso mi è capitato di trovare in rete o sui manuali di esperti di alimentazione dei bambini.
Io ho due figli che, in viaggio o vacanza che sia, non mangiano un bel niente. Sono capaci di fare un semi-digiuno protratto per giorni e giorni. Eppure noi siamo genitori che mangiano tutto, che non si lamentano mai del cibo all’estero e che amano follemente sperimentare nuovi sapori.

Diego ha fatto lo svezzamento classico, con brodo e verdurine per intenderci, Bianca invece si è autosvezzata, nel senso che a 9 mesi ha rifiutato le pappe e ha iniziato ad assaggiare tutto quello che trovava di commestibile in casa (e non solo… una volta l’ho trovata con la bocca piena di PlayDoh verde!!!).
Diego intorno ai due anni ha cominciato a fare storie per mangiare, tutt’ora che ha sette anni il suo menù è molto monotono e, anche se assaggia con faccia disgustata un po’ tutto quello che gli proponiamo, ha gusti molto semplici (il suo piatto preferito è stato per anni la pasta in bianco, ora siamo passati alla pasta col tonno… passi da gigante!).
Bianca, che ora ha 4 anni, è sempre stata molto curiosa e amante delle verdure: i suoi piatti preferiti sono i broccoletti saltati in padella con aglio e peperoncino, le melanzane grigliate, i carciofi, i pomodori e le olive.
Eppure entrambi, in vacanza e in generale al ristorante, fanno i difficili.
Su FB ho seguito una discussione sul profilo di Federica Piersimoni che partiva da questo status:
“Leggo di viaggi con neonati in cui i genitori portano fornellini da campeggio in camera, pasta e sughi pronti per far mangiare i bambini in Thailandia… “
E’ forse sbagliato? Se i bambini non fanno autosvezzamento direi che ci sta. Certo eviterei di accamparmi in una piccola camera d’albergo con un fornelletto, rischiando magari un cortocircuito o cose simili. La cosa giusta da fare sarebbe preferire un appartamento ad un albergo. Era così che facevamo quando Diego era molto piccolo e ancora in fase pappe.
Leggi anche: Casa vacanza: perché (con i bambini) è meglio di un albergo
Ora che i nostri figli sono “grandi”, se dormiamo in una casa anziché in hotel è più per gli spazi e il risparmio che per la cucina, perché vi confesso che quando siamo fuori casa ci passa completamente la voglia di cucinare anche una semplice pasta in bianco.
Così noi non demordiamo, portiamo i nostri figli in giro per ristoranti, ordiniamo cose non troppo lontane dai loro gusti e gli facciamo assaggiare, se hanno voglia, anche quello che ordiniamo noi adulti.
E se digiunano mi dispiace per loro che avranno un buco nello stomaco, un po’ mi innervosisco, ma poi penso che non moriranno certo di fame, e così capita che il terzo giorno decidono di assaggiare qualcosa di nuovo.

E comunque le patatine fritte ce l’hanno un po’ ovunque, così come la pizza (che adorano) e il gelato. E per una merenda sana un po’ di frutta non si rifiuta mai (e si trova in qualsiasi supermercato).
E confesso che, anche ora, porto sempre qualcosa con me per i primi giorni, come cracker e i loro biscotti preferiti, perché spesso nemmeno la colazione degli alberghi gli piace troppo (un sacrilegio per una come me che ADORA le colazioni in hotel!).
E voi come vi organizzate quando viaggiate con i bambini? Preferite preparargli qualcosa in appartamento o andate sempre al ristorante?
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Ciao! Sono Valentina

Ciao!
Sono Valentina Besana, blogger professionista, fondatrice e autrice di BeRoad.it.
Amo il turismo di prossimità, andare in giro per Roma e il Lazio e condividere nuove scoperte con voi.
Appena posso, parto anche per mete un po’ più lontane
noi viaggiamo in appartamento, più per risparmiare visto che stiamo in giro (in europa) due o tre settimane. ma in tutti questi anni di on the road abbiamo imparato anche a sperimentare cibi locali anche comprandoli al supermercato. in ogni caso, sono d’accordo (i miei figli ora hanno 10 e 14 anni e mangiano come torelli) che ci sono cose che si trovano ovunque e anche se non mangi una volta non morirai di certo. più difficile in altri continenti, ma mai e poi mi mi porterei un fornelletto in albergo 🙂
eh eh quello nemmeno io! Però ecco, se l’alternativa è rinunciare a viaggiare benvenga anche il fornelletto!
Ciao!
Vale
Condivido in pieno: io ho Baby P. di 4 anni che “seleziona” ogni cibo, mangia poco e per di più pasti basi semplici (pasta al sugo, pizza, cose cosi), Sister A. di 1 anno e mezzo che si mangia i tavoli ma in viaggio puff entrambi disprezzano. Per Baby P. è proprio una guerra persa, devo letteralmente pregarlo di assaggiare qualcosa di nuovo e la maggior parte delle volte mi va male (hanno fatto eccezione incredibilmente solo gi edamame giapponesi che gli piacciono ora!). Per Sister A. nutro ancora qualche speranza… vediamo come evolve 😀
Ciao Lucrezia! Ora che ci penso mi sa che avevi scritto anche te qualcosa al riguardo, o sbaglio? Forse le piccole, che sono entrambe di buona forchetta, lo fanno per imitare i grandi. Bohhhhhhh!
Baci!
Vale
Bambini che in viaggio non mangiano? Presenti! Cinque anni e dodici anni che in casa si strafogano di tutto e di più quando siamo fuori (Italia o estero non importa) fanno i difficili. Il trucco ? Come diceva mia nonna: “non è mai morto di fame nessuno nella società d’oggi” e così se non mangiano per una volta non succede nulla. Al limite vanno avanti di pizza e patate !
Ci aspetta l primo week end all’estero con la nostra ranocchietta di due anni e mezzo e la questione cibo è quella che mi preoccupa di più…calma, molta calma, e, come dici tu non muore certo di fame se per due giorni mangia poco e niente, magari il terzo giorno comincia a venirle appetito 🙂
Ciao Chiara! L’importante secondo me è non innervosirsi troppo… altrimenti si rischia di rovinare la vacanza a tutti. Buon weekend, fammi sapere come andrà, sono curiosa 🙂
Ciao Sabrina! Italia o estero non importa, hai ragione! Viva la pizza e le patatine fritte, mangeranno bene a casa 🙂
Mio figlio ha 2 anni e un po’ di viaggi li ha fatti. Siamo stati in Canada due volte e un po’ in giro per l’Europa. Purtroppo anche lui quando siamo in viaggio per mangiare fa tanti capricci. Cosa davvero strana perché a casa mangia di tutto e di più. Non capiamo il perché. Abbiamo imparato a prenotare appartamenti, così da poter cucinare almeno una volta al giorno. Comunque io non mi faccio tanti problemi, se salta un pasto pazienza!
Ciao Daniela! La penso come te, pazienza!